Evelux: un’impresa cooperativa simulata che stava per decollare
Un’Impresa Cooperativa Simulata che stava per decollare, ma che ha dovuto congelare un sogno a causa dell’emergenza CoViD19.
È la storia dell’ICS “Evelux” nata quest’anno dall’entusiasmo della classe 3A indirizzo turistico dell’ITC Rosa Luxemburg di Bologna, grazie al supporto dei formatori di Irecoop ER, degli esperti di Confcooperative Bologna e le testimonianze dello staff di Bologna Welcome e della Cooperativa di comunità Fojatonda.
Ma lasciamo raccontare il percorso alle studentesse:
“Allora quest’anno la nostra scuola ci ha proposto di lavorare al progetto di cooperativa simulata per alternanza scuola-lavoro. In questo percorso ci hanno seguito diverse persone specializzate in questo progetto. Abbiamo iniziato con le basi e la conoscenza della nascita di una cooperativa. Poco dopo abbiamo iniziato a pensare a che tipo di cooperativa volessimo creare. Siamo arrivati al compromesso di organizzare la festa di fine anno solo ed esclusivamente per gli studenti della scuola Rosa Luxemburg. Poi, dividendoci in gruppi abbiamo assegnato i vari compiti di ogni gruppetto. Con il permesso del preside e l’aiuto di alcuni professori abbiamo avviato la pubblicità e il passaparola dell’evento in tutto l’istituto.
Abbiamo creato un questionario per avere delle statistiche giuste sulle esigenze di ogni partecipante alla festa. Abbiamo avvisato personalmente tutte le classi e creando una pagina Instagram ci siamo fatti conoscere.”
“All’inizio era tutto confuso e l’obbiettivo sembrava molto lontano. Man mano che i giorni e le ore passavano però, grazie all’aiuto di Carlotta e alle sue colleghe, siamo riusciti a capire il concetto di cooperativa e di tutto quello che c’è dietro ad essa. Così idea dopo idea siamo riusciti a trovarne una più bella tra tutte le altre proposte, promossa ovviamente per votazione. Questa idea diventava man mano sempre più concreta tanto che eravamo arrivati alla fine. Eravamo tutti soddisfatti e dovevamo presentarla davanti all’istituto, peccato che è arrivato il coronavirus che ci ha mandato tutto all’aria. La nostra idea era una idea molto originale che avrebbe coinvolto tutti i ragazzi della nostra scuola: volevamo organizzare il prom di fine anno ovvero il ballo di fine scuola. Di solito queste cose si vedono solo nei film ma noi abbiamo ben pensato di renderla reale. Lo scopo era quello di riproporla anche negli anni successivi fino alla fine dei 5 anni”
“Siamo parti da una semplice idea, cioè di organizzare la festa di fine anno della nostra scuola Rosa Luxemburg. Se quest’impresa sarebbe riuscita avremmo poi continuato ad espanderci ad organizzare eventi su richiesta, come cooperativa. Abbiamo intitolato la nostra cooperativa evelux: ‘eve’ sta per eventi e ‘lux’ sta per Rosa Luxemburg ,come il nome della scuola. Tutti insieme collaborando abbiamo ipotizzato i costi e i ricavi dell’evento, ci siamo divisi i compiti a squadre, abbiamo prodotto un questionario di indagine da distribuire agli studenti della scuola e abbiamo infine diffuso la voce riguardante l’evento che stiamo organizzando.”
L’obiettivo dei percorsi SCOOP è quello di avvicinare i giovani all’imprenditorialità cooperativa, strumento prezioso per allenare quelle competenze trasversali essenziali per affrontare il complesso mondo del lavoro contemporaneo che li aspetta.
Una palestra per le competenze trasversali di gruppo:
“Credo che grazie a questa esperienza abbiamo potuto capire meglio il lavoro di squadra, l’importanza di ogni minima responsabilità e saper lavorare insieme nonostante certe incomprensioni e opinioni diverse tra noi.”
“Al termine del percorso abbiamo capito che possiamo essere una classe unita se collaboriamo tutti quanti, dividendoci gli incarichi, che da una semplice idea può nascere qualcosa di concreto, che porta poi ad un guadagno.”
“Sicuramente uno dei risultati migliori è stato riuscire a mettere d’accordo tutti quanti. Essendo una classe di 19 studenti con molte idee diverse, non è stato facile ma ce l’abbiamo comunque fatta Un altro risultato è che la classe ne è uscita più unita e complice di prima”
E un percorso di crescita individuale e di autoconsapevolezza:
“Penso di essere molto responsabile nel ruolo di capo squadra per tenere tutto sotto controllo e trovare un compromesso che vada bene a tutti. Inoltre nell’ultima settimana ho aiutato molto la professoressa Fusaroli per portare avanti l’organizzazione insieme ad altre compagne che facevano da figure principali e sono stata contenta della fiducia mostrata dalla prof. nei miei confronti.”
“Più responsabilità nel assumere i rischi e nel portare a termine un incarico/lavoro; lavoro di gruppo; trovare la soluzione migliore al minor costo.”
“Penso di avere acquisito la facoltà di collaborazione, di aver capito quanto conta la opinione degli altri e soprattutto che tutti hanno gli stessi diritti di opinione nella quale nessuno viene messo da parte”