Cosa salvare della DaD per la didattica del futuro? I risultati del workshop su Distance Learning e Apprendimento Cooperativo
Sono stati oltre 50 i docenti che hanno partecipato al workshop online Distance Learning e apprendimento cooperativo: parliamo di futuro organizzato da Irecoop ER e Archilabò nell’ambito del Festival della Cultura Tecnica 2021 lo scorso 1 dicembre!
L’evento, svoltosi all’insegna del confronto, scambio e approfondimento su apprendimento cooperativo e valore della Didattica Digitale Integrata, si inserisce tra le azioni di diffusione del Progetto Erasmus + Filling the Gap: OER for supporting Teachers in Distance Learning, in cui Irecoop ER e Archilabò sono impegnati e che mira al rafforzamento delle skills digitali e competenze metodologiche di docenti ed educatori per una Didattica a Distanza di qualità. L’evento si è quindi aperto con la presentazione del progetto europeo da parte della coordinatrice di Irecoop ER, Margherita Dalla Casa, che ne ha illustrato obiettivi, step e prodotti che si intendono sviluppare, in particolare:
- un MOOC su metodologie innovative per l’insegnamento a distanza
- un kit di attività a carattere multidisciplinare adatte sia al Distance Learning che alla Didattica Digitale integrata
I lavori sono entrati nel vivo del confronto con la presentazione di Martino Gozzi, direttore didattico della Scuola Holden di Torino, che ha tratteggiato un bilancio delle esperienze positive, i ritardi ancora da colmare, le nuove possibilità che si sono aperte sul fronte delle metodologie didattiche nel mondo della Didattica a Distanza/Integrata. Gozzi individua 7 punti per colmare questo Gap di competenze, strumentazioni e metodologie, soffermandosi sulle difficoltà, come la gestione delle classi miste e l’importante investimento di energie da parte dei docenti, ma anche su ciò che di positivo abbiamo imparato, come una maggiore circolarità del sapere nello scambio docente/discente o il fatto che “la Didattica Integrata offre molte possibilità ora che l’emergenza ha fatto un passo indietro”.
Paolo Martinelli, presidente di Archilabò, e Giacomo Vincenzi, entrambi docenti esperti di didattica digitale, hanno stimolato il confronto sulla volontà degli studenti di tornare in DaD e le relative motivazioni, sui contenuti dell’offerta formativa di cui i docenti sentono di avere necessità, raccogliendo spunti utili anche per il progetto Filling the Gap!
La parola è poi passata ancora ai docenti: sono intervenute le prof.sse Emma Giurlani e Lucia Roncaglia del Liceo Fanti di Carpi e Alessandra Lovato del Liceo Artistico Statale di Verona, portano alcuni esempi di esperienze efficaci svolte a distanza con i propri studenti, soffermandosi rispettivamente sulle tematiche dello sviluppo di competenze, della valutazione formativa e dell’uso della Piattaforma eTwinning. Le parole chiave emerse da queste testimonianze che rispondono alla domanda “Cosa salvo della DaD” sono state condivisione, relazioni, scambio, impegno, opportunità, sviluppo competenze, uso pedagogico della tecnologia che metta al centro l’uomo (Keep it human!).
Solo grazie a questo arricchente confronto saremo in grado di affrontare sempre meglio le sfide che la transizione al digitale nelle nostre scuole ci ha posto e ci pone. Il progetto Filling the Gap vuole lavorare in questa direzione, partendo proprio della voce degli insegnanti.
Teachers who put relationships first don’t just have students for one year; they have students who view them as ‘their’ teacher for life… [Justin Tarte]